BIOREACTIVE
- Bioreactive
- Bioreactive per il risparmio di acqua
- Bioreactive per la riduzione delle attività agricole
- Ammendante per il suolo
- Benefici nel terreno
- Migliorare le colture sia in quantità che in qualità
- Assorbimento di acqua irrigua aumentato di circa il 50%
Ideale per le produzioni cerealicole, di grano e legumi, di alberi da frutto, di prati verdi e green sportivi.
Una volta disseminato nel terreno, contestualmente alla semina, Bioreactive si amalgama alle particelle organolettiche così da formare un substrato proteico e idroassorbente in grado di equilibrare il rilascio di acqua secondo il fabbisogno del seme.
Questo processo del tutto naturale garantisce un immediato e sostanziale risparmio di risorse idriche normalmente necessarie per il trattamento del terreno, rendendolo altresì fertile grazie alla funzione ristrutturante dei granuli Bioreactive.
Il risparmio di circa il 50% di acqua per l’irrigazione del terreno è dovuto alla capacità di assorbimento che le particelle organolettiche presenti nel sottosuolo e alla base delle radici delle piante avranno. La funzione di scambio cationico che si sviluppa nell’interfaccia di separazione sarà così in grado di implementare la soluzione salina e le proteine indispensabili alla crescita della pianta. Bioreactive svolge una particolare funzione di stimolo naturale per l’accrescimento delle qualità proteiche dei prodotti agricoli e officinali.
I raccolti agricoli, grazie alla riduzione delle operazioni di prassi, risulterà oltremodo vantaggiosa. Le attività agricole saranno ridotte al minimo grazie ai benefici organolettici che il terreno trarrà dalla ristrutturazione naturale che avviene grazie all’azione dei microgranuli Bioreactive. A questo va aggiunto il vantaggio competitivo dovuto al notevole risparmio idrico (di circa il 50% rispetto alla quantità normalmente occorrente). Un processo di aggregazione delle particelle che dura nel tempo e manifesta la sua efficacia nel terreno anche dopo il raccolto e la preparazione per le nuove semine e/o piantumazioni.
Bioreactive è un ammendante inorganico destinato a essere aggiunto al suolo al fine di mantenerne o migliorarne struttura e proprietà fisiche/chimiche; è caratterizzato da una particolare finezza e reattività. Nell’ampia famiglia dei polimeri di acrilammide è stato selezionato uno specifico polimero organico sintetico. Tale copolimero lineare e anionico di acrilammide, anche se in quantità ridottissima (circa 0.05%), viene micronizzato grazie all’impiego di una particolare tecnologia (brevettata), capace di ridurne la dimensione senza danneggiarne la materia e di renderlo al contempo molto più reattivo ed efficace. L’interesse per l’impiego di tale specifico polimero in agricoltura è cresciuto nel tempo grazie ai notevoli vantaggi certificati che derivano dal suo impiego. La validità di tale prodotto è evidenziata anche dalla normativa vigente definita dal D.L. nr.75/2010. Bioreactive è registrato al n° 0031198/20 Decreto n. 9329867 del 20/11/2020 e Decreto n. 9329868 del 20/11/2020 dalla società Agribiosana S.r.l., inserita nel registro dei Fabbricanti di Fertilizzanti al n° 02616/20 ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs. 75/2010 Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’art.13 della legge 7 luglio 2009, n. 88 AGGIORNAMENTO DEL 20/06/2020.
Controllo dell’erosione del suolo
I terreno riservati alle attività agricole hanno subìto negli ultimi anni profondi cambiamenti, per via del degrado dei suoli e di fattori ambientali avversi.
“L’erosione porta via tra i 25 e i 40 milioni di tonnellate ogni anno, riducendo significativamente i rendimenti delle coltivazioni e la capacità del suolo di immagazzinare e riciclare carbonio, nutrienti e acqua. Le perdite nella produzione cerealicola dovute all’erosione sono stimate attorno ai 7,6 milioni di tonnellate ogni anno” FAO Food and Agricolture Organization of the United Nations.
“Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” stima che, in Italia, l’erosione del suolo abbia interessato circa 540 km2 tra il 2012 e il 2019. In generale, l’erosione è uno dei principali fattori a determinare il degrado del terreno; questo è un processo naturale ma accelerato da fattori antropici, in particolare dai cambiamenti climatici e dall’uso del territorio.
Bioreactive riduce gli effetti negativi dell’erosione perché stabilizza le particelle del suolo, riuscendo a legarsi a esse e aumentando, così, la qualità degli aggregati nel terreno. Esso migliora i suoli destrutturati o sciolti (limosi e sabbiosi) e ha un particolare effetto positivo sui terreni argillosi, grazie alla capacità di creare dei ponti cationici sfruttando il calcio presente nel terreno. Altra peculiarità Bioreactive risiede nella capacità di “depurare” l’acqua che percola nelle falde trattenendo, grazie alla carica anionica negativa, i fertilizzanti e i concimi, nonché i pesticidi, che si aggiungono al terreno.
Bioreactive, grazie alla tecnologia a nostra disposizione che lo rende molto fine e reattivo, miscelandosi facilmente con il terreno sia in forma di microgranuli che liquida, permette una più efficace distribuzione e una forte riduzione del quantitativo impiegato rispetto ai prodotti simili in circolazione. L’omogenea distribuzione sul terreno permette di generare una riserva d’acqua, nonché un reticolato di ponti cationici, che attirano vicino alle radici della pianta tutti i nutrienti necessari al suo sviluppo. La pianta cresce e si sviluppa così in un habitat ideale, con i giusti quantitativi d’acqua e nutrienti. La resa e la qualità ne risultano aumentate.
Bioreactive è capace di assorbire acqua per centinaia di volte il proprio peso, gestendone il graduale rilascio e creando un serbatoio naturale in corrispondenza delle radici. Piccole quantità di prodotto per ettaro sono sufficienti per costituire una riserva d’acqua prontamente disponibile e più duratura nel tempo. Le piante riscontrano così una situazione a loro congeniale: terreno umido, ben strutturato e ricco di nutrienti. A differenza di altri polimeri idro-retentori presenti in commercio, Bioreactive non è legato in forma incrociata “cross-linked”. Questo significa che le sue catene molecolari sono lineari, libere di assorbire acqua e con essa costituire un’unica fase. I polimeri “cross-linked” non hanno questa funzionalità; essi mantengono la loro struttura tridimensionale, diventando difficili da scomporre e generando una situazione critica nel terreno.
- Mais
- Riso
- Grano
- Orzo
- Saggina
- Miglio
- Avena
- Segale
- Triticale
- Fonio
- Teff
- Farro
- Sorgo
- Spelta
- Ceci
- Fagioli
- Fave
- Lenticchie
- Piselli
- Soia
- Asparago
- Girasole
- Ravanello
- Carciofo
- Indivia
- Rucola
- Cardo
- Lattuga
- Sedano
- Carota
- Leguminose
- Spinacio
- Cavolfiore
- Lupino
- Topinambur
- Cavolo
- Luppolo
- Verdura
- Cereali
- Melanzana
- Zucca
- Cetriolo
- Melone
- Arachide
- Cicoria
- Patata
- Cece
- Cipolla
- Peperone
- Lenticchia
- Fagiolo
- Pisello
- Pastinaca
- Farro
- Pomodoro
- Scorzobianca
- Fava
- Porro
- Scorzonera
- Finocchio
- Radicchio
- Soia
- Bietole
- Broccoli
- Carciofi
- Carote
- Cardi
- Cavolfiori
- Cavoli
- Cavolini di Bruxelles
- Catalogna
- Cicoria
- Cipolle
- Finocchi
- Indivia belga e riccia
- Lattuga
- Patate
- Porri
- Radicchio rosso
- Rape
- Sedano
- Spinaci
- Topinambur